“Incastri (im)perfetti” offre uno strumento di osservazione della violenza – e in particolare della violenza psicologica – nelle relazioni di coppia, attraverso una narrazione che accompagna il lettore dall’immaginazione alla realtà, dalla finzione alla vita vera. 
Nella prima parte un testo teatrale ci permette di entrare nel tema, che diventa poi reale nella seconda parte e conosciamo Anna e Carlos, una coppia “vera”, che ha iniziato il proprio viaggio insieme con il desiderio, ciascuno, di essere felice e che si ritrova a fare i conti con i condizionamenti della cultura e della famiglia in cui sono cresciuti.

Il testo è arricchito da approfondimenti psicologici, legali e sociologici, per osservare e comprendere meglio le relazioni violente, distinguendo violenza da conflitto

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Bianca è una donna felice e realizzata.
Ha un buon lavoro, un matrimonio alle spalle che non ha funzionato, ma di cui non si pente, tanti amici.

È una donna intelligente, emancipata, indipendente. Sotto una facciata vincente cela paure e fragilità che fatica ad ammettere, anche con se stessa, ma agli occhi del mondo si direbbe una persona che ha tutto.

Solo una vocina, nascosta nel retro della mente, le sussurra che nella sua vita così serena allegra manca un pezzo importante.
Manca l’amore.